Le calamite sono una tipologia di souvenir tra quelli che vengono acquistati più frequentemente, ma vi siete mai chiesti il motivo?
Quando si va a casa di qualcuno, nella cucina, si rimane sempre impressionati dalla miriade di calamite appese al frigorifero. Si possono spendere ore a guardarle, analizzando una per una, la loro provenienza, l’illustrazione, il materiale, cosa raffigura. Dalle più simpatiche, alle più semplici, passando per alcune alquanto pacchiane. Che siano magneti riportati dal proprietario del frigorifero, o regali di qualcun altro, sono sempre belle ed interessanti da guardare.
Le calamite sono diventate un oggetto tra i souvenir più acquistati in tutto il mondo, si possono attaccare sulle portiere del frigorifero, lateralmente, sulle cappe e ovunque si voglia ed è possibile. Riguardandole, si possono rivivere i momenti passati in vacanza, o ci si può ricordare e sorridere pensando alla persona che ce li ha regalati. In alcune case, sono diventati veri e propri souvenir da collezione, tanto da riuscire a non farne a meno, acquistando magneti in qualsiasi luogo si visiti, anche per un giorno, anche vicino casa. Ma come mai piacciono così tanto? Vi sembrerà strano, ma la risposta si trova in tempi del passato.
Calamite: il souvenir che spopola da sempre, come mai?
I magneti da attaccare al proprio frigorifero risalgono a tempi più recenti, verso la metà del XX secolo, mentre le calamite vere e proprie, diverse da ciò che vediamo oggi, vennero scoperte molti anni fa, grazie agli antichi Greci, che si accorsero delle proprietà magnetiche di queste pietre. Alcuni studiosi ritengono che l’uomo ne sia a venuto a conoscenza ancora prima. Si pensa che cinesi e indiani conoscessero questa pietra ancora prima, infatti, il nome di magnete, deriva da Magnesia, una località dell’ Asia Minore, in cui si trovavano parecchi giacimenti di rocce che attirano il ferro. Calamita, invece, è un sinonimo utilizzato nel parlare comune, fuori dall’ambito scientifico.
La prima volta che vennero utilizzati i magneti fu nella metà del Quattrocento, quando si scoprì il funzionamento della Terra come calamita. Gli aghi magnetici venivano usati nella produzione delle bussole. Solo nel Novecento, la calamita fu messa in vendita in ambito commerciale, al pubblico. I primissimi tipi di calamite da frigo, furono inventati da Sam Hardcastle, che prese l’idea da un settore completamente differente, quello astronautico. Hardcastle era stato incaricato di progettare dei magneti per l’industria aerospaziale, dunque unì il vinile con l’ossido di ferro, dando vita a magneti più resistenti.
Una volta appreso il funzionamento dei magneti, si decise di crearne alcuni, destinati a diverse funzioni, tra cui anche quella del souvenir. Negli anni Settanta, William Zimmerman, acquisì il brevetto per la nuova tipologia di calamite da frigo. Questi nuovi prodotti ebbero da subito un grande successo, grazie al loro aspetto estetico, simpatico, carino e divertente, ma anche alla loro abilità di trattenere foglietti con su scritti pensieri, citazioni o cose da fare, sul frigorifero.
I magneti, sottoforma di souvenir, attirarono un commercio di massa, infatti, ancora oggi, moltissime persone al mondo li acquistano, durante le loro vacanze. Per alcuni, invece, è diventata una vera e propria fissazione, tantoché, nel 1997, il Guinness world record, segnalò un numero enorme, 19.300 magneti, appartenenti a Louise J. Greenfarb, di Henderson, in Nevada, negli USA. La sua collezione, di anno in anno, crebbe spropositatamente, infatti, nel 2009, si contarono quaranta mila magneti, più dieci mila doppioni, nella sua abitazione.