Hai mai sentito la teoria del filo invisibile che sta spopolando sui social network ed in particolare su Tiktok? Ti spieghiamo cos’è.
Sei una persona che crede nel destino? Magari a volte riguardi vecchie foto e ti rendi conto che il tuo attuale compagno era già nella tua vita anni prima che vi metteste insieme? Molti pensano che le persone siano destinate ad incontrarsi. Queste persone non pensano che la persona che poi diventa il proprio partner sia lì per caso. Anzi, è il destino ad aver fatto sì che una serie di coincidenze abbia portato all’inizio della relazione.
Ci sono molte persone infatti che sui social raccontano le loro storie di incontri apparentemente casuali che invece si rivelano essere destinati. Come il caso di un ragazzo e una ragazza che, da adolescenti, erano insieme a Parigi, solo per scoprire, anni dopo, che erano i partner perfetti. Questo non si limita alle relazioni romantiche; storie di amicizie e connessioni profonde si moltiplicano sul social network. Un esempio straordinario è quello di Chloë e Marcus, che hanno attraversato le stesse tappe della vita senza mai incontrarsi fino a due anni fa su Bumble ed ora sono sposati. La loro storia è un intreccio di coincidenze, dalla vicinanza geografica all’intersezione delle loro vite in eventi casuali, dimostrando che, a volte, il destino ha il suo piano ben definito. Di che fenomeno si tratta quindi?
Qual è la misteriosa teoria
Che cosa dicono gli esperti in merito a chi crede che gli incontri non sono casuali ma destinati? Annabelle Knight, esperta di sesso e relazioni, sottolinea che spesso queste coincidenze hanno spiegazioni più logiche, come interessi e valori simili. Mentre alcuni psicologi suggeriscono che credere nel destino può rafforzare i legami e dare un senso di scopo, altri sono contrari all’eccessivo affidamento, poiché potrebbe portare a decisioni dannose o a una visione distorta della realtà. Ma qual è allora misteriosa teoria che sta spopolando su Tik Tok?
Sembra che sia la Teoria delle Stringhe Invisibili ad essere al centro del dibattimento. Inoltre pare che questa teoria trovi ispirazione nella canzone di Taylor Swift, “Invisible String”, del suo album Folklore del 2020. Ma questo concetto non è affatto nuovo. Esso ha radici profonde, dalla leggenda cinese del Filo Rosso del Destino a discorsi filosofici di Aristofane nel Simposio di Platone. La leggenda cinese del Filo Rosso del Destino, di origine sconosciuta, infatti sostiene che due persone destinate a diventare veri amori siano legate insieme da un filo rosso invisibile. Questo filo, che supera il tempo, la distanza e gli ostacoli, le guiderà inevitabilmente l’una verso l’altra. Una teoria che, sebbene radicata nella tradizione, trova eco in molte storie di vita reale, come quelle condivise su TikTok.
La teoria delle Stringhe Invisibili
La Teoria delle Stringhe Invisibili non è solo un prodotto del mondo digitale contemporaneo. I concetti di destinato e predeterminato affondano le radici nei discorsi filosofici antichi. Il Simposio di Platone, datato circa 385-370 a.C., contiene il discorso di Aristofane, il quale afferma che gli esseri umani originariamente iniziarono come esseri con due teste, quattro braccia e gambe, divisi in due da Zeus. Questi individui divisi erano destinati a vagare sulla terra, alla ricerca della loro altra metà. Una narrativa che attraversa secoli e continua ad ispirare riflessioni sulla natura delle connessioni umane.
La Teoria delle Stringhe Invisibili trova persino una base nella fisica moderna. La teoria delle stringhe, conosciuta anche come “la teoria del tutto”, propone che gli elementi fondamentali dell’universo non siano particelle, ma stringhe incredibilmente piccole. Un parallelismo affascinante tra la fisica quantistica e la nostra percezione di incontri destinati, suggerendo che le connessioni tra gli individui possano essere tanto complesse e sfuggenti quanto le particelle elementari dell’universo.
La Teoria delle Stringhe Invisibili potrebbe essere una narrazione affascinante per le nostre vite, ma come con qualsiasi cosa, è importante equilibrare il romanticismo con la realtà. Credere nel destino può essere bello, ma essere consapevoli delle scelte e della salute emotiva è altrettanto cruciale. In fin dei conti, se siamo destinati o se siamo architetti delle nostre vite, è qualcosa da navigare con saggezza e consapevolezza.
E voi, credete a questa teoria?