Le auto elettriche negli ultimi anni hanno avuto un vero e proprio boom di vendite. Consentono di risparmiare ma quanto consumano?
Non sono gratis e hanno comunque dei costi. Quindi è giusto valutare cosa implica l’acquisto di una vettura di questo tipo, soprattutto in termini di consumi e cosa aspettarsi a lungo termine per comprendere se effettivamente sia veramente meno costosa.
Oltre il costo impegnativo e non proprio accessibile a tutti c’è quello che riguarda il sistema di ricarica, che sia di tipo domestico o alle colonnine per strada, è sempre una spesa da considerare soprattutto visti gli aumenti degli ultimi anni.
Il paragone con la benzina, il diesel e il GPL sicuramente è differente perché partiamo da una base completamente diversa ma è giusto comunque avere un’idea pratica dei costi. Se oggi un litro di benzina costa in media 1.834 euro e il gasolio 1.678 euro, il GPL 0.768 euro (con tutte le differenze del caso e delle zone) si parla comunque di prezzi molto impegnativi sul fronte economico. Ricaricare una vettura elettrica invece ha un costo di 0.20 euro per Kilowattora ma il prezzo arriva anche al triplo alle colonnine.
Per caricare una batteria da 40 W quindi di una vettura di piccola cilindrata, occorrono praticamente 20 euro ovvero il costo di un quarto di serbatoio di una macchina tradizionale. Volendo fare un confronto a grandi linee si può stimare un costo di 4 euro contro i 12 euro. Ovviamente sono medie che possono peccare per eccesso e per difetto. Quindi, numeri alla mano, ovviamente il risparmio c’è ed è netto a patto però di ricaricare quasi sempre a casa la propria auto, cosa che però non è sempre possibile per tutti.
La situazione alle colonne cambia e anche di parecchio, i costi si triplicano e allora non è più così conveniente e si rischia di spendere praticamente lo stesso. Quindi, come per la benzina, bisogna sempre capire quali sono i prezzi per ricaricare e scegliere solo le colonne che abbiano un prezzo inferiore. Questo accorgimento è determinante, altrimenti il risparmio è praticamente inesistente. Il tutto senza contare quanto incide anche la propria tariffa energetica sul prezzo. Coloro che hanno una tariffa elevata quindi che supera gli 0.20 centesimi, dovrebbero prima rivedere questa in funzione di qualcosa di più conveniente, altrimenti anche la ricarica domestica rischia di lievitare troppo.
Quindi, in conclusione, si può risparmiare ma comunque sempre facendo attenzione quindi studiando dove ricaricare e le varie tariffe da confrontare, proprio come avviene per la benzina o il GPL.
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