Cucine da Incubo Italia con Cannavacciuolo è un vero successo televisivo e aiuta i ristoratori italiani, ma che fine fanno dopo?
Una versione tutta nostrana di Kitchen Nightmare con Gordon Ramsay. Il programma con lo chef di Vico Equense va ormai in onda da dieci anni e nel tempo Cannavacciuolo è andato in tantissimi ristoranti, osterie e attività di vario tipo.
Viene quindi da chiedersi dopo il suo aiuto, dopo il supporto per il rilancio dell’attività, cosa accada veramente quindi se siano in grado oggettivamente di tornare in pista oppure se una volta calato il sipario tutto torni come prima.
Cucine da Incubo, che fine fanno i ristoranti dopo Cannavacciuolo
L’impatto dello chef è quello di dare qualche indicazione nella gestione pratica, ovvero ad esempio come rendere il menù più leggero e adatto alle vendite, come sveltire le preparazioni, fare attenzione alla scelta dei prodotti, come organizzarsi internamente. Quindi tutto ciò che bisogna sapere per poter gestire un’attività perché essere bravi in cucina non implica che sia sufficiente mandare avanti un ristorante.
Analizzando una buona fetta di ristoranti presi in esame, quindi circa una sessantina di quelli che si sono susseguiti negli anni, un terzo di questi risulta ad oggi chiuso. Circa un sesto di quelli analizzati invece continua ad avere una pessima reputazione guardando alle applicazioni e i vari siti internet di recensioni online. Complessivamente quindi di tutte le attività la metà circa non ha avuto un buon esito ma solo un 50% riesce a rialzare la testa dopo il programma.
Ma questo è del tutto normale, la trasmissione non fa miracoli, Cannavacciuolo indirizza le persone che gestiscono i locali verso delle scelte consapevoli e migliori per la loro professione. Questo però talvolta non è sufficiente, non è abbastanza poter dare le “chiavi” della conoscenza affinché tutto funzioni. Senza contare che in questi dieci anni c’è stata anche la Pandemia con le relative difficoltà economiche che hanno colpito soprattutto chi era già in difficoltà.
Una situazione ovviamente complessa, sentire che solo il 50% circa di attività ne sopravvive o lo fa comunque migliorandosi dopo il passaggio in Cucine da Incubo sembra una sconfitta ma chiaramente non lo è. Sarebbe impossibile risollevare tutti, senza contare poi che molti dopo preferiscono comunque ritornare alla propria modalità operativa e quindi non seguire quelli che sono i consigli del famoso chef come adottare un menù più semplice e più piccolo, cosa che tantissimi ignorano.