A partire dallo scorso Febbraio l’INPS concede l’anticipo del TFS al tasso agevolato dell’1% e per l’intero ammontare maturato: ecco come richiederlo.
La situazione resta ancora piuttosto complessa dal 2011, ovvero da quando il Governo Monti di fatto ritardò l’erogazione del TFS per i dipendenti pubblici allungando le tempistiche ad intervalli che non è esagerato definire “biblici”: addirittura fino a sette anni dal momento del congedo. Mentre, sul versante privato, solitamente il trattamento viene erogato in appena poche settimane al massimo.
Lo scorso Giugno, anche i giudici sono intervenuti per chiedere al Parlamento di porre rimedio all’annosa questione quanto prima, ma la situazione resta al momento al palo. Nel frattempo, a partire dallo scorso Febbraio l’INPS ha cominciato a concedere l’anticipo del TFS al tasso agevolato dell’1% e per l’intero ammontare maturato: ciò tuttavia a patto che i dipendenti pubblici che ne fanno richiesta siano iscritti al Fondo per la Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.
E, ad oggi, le domande di anticipo approvate dall’Istituto sono circa 10.000, delle quali poco meno di 2.000 già liquidate e le restanti 8.000 circa da liquidare entro il mese di Maggio del prossimo anno 2024. In media, l’importo di liquidazione richiesto è stato di 66.000 Euro a dipendente e le istanze rigettate ammontano ad oggi ad un totale di circa 5.000.
All’interesse applicato da parte dell’Istituto pari all’1%, il contribuente dovrà considerare un ulteriore 0,5% per la copertura delle spese amministrative. Inoltre, in base alle regole stabilite dall’INPS, una volta avanzata la proposta e successivamente alla sua accettazione il contribuente non avrà facoltà di recedere dal contratto, così come è stata esclusa la possibilità di estinguere anticipatamente il finanziamento concesso.
Il richiedente, inoltre, può utilizzare l’importo del finanziamento per il rimborso anticipato ed in misura integrale dei finanziamenti – anche più d’uno – ottenuti tramite la Gestione Unitaria, come prestiti di tipo pluriennale o mutui ipotecari. Il periodo complessivo di valutazione della domanda avanzata dagli iscritti può essere di massimo 180 giorni, ovvero di 6 mesi circa.
Ad oggi l’alternativa di rivolgersi ad un istituto bancario per ottenere l’anticipo del TFS risulta assai poco conveniente: per comprendere meglio attraverso un paragone concreto, basti pensare che su 45.000 Euro di prestito concesso, che coincide con la soglia massima erogabile da una banca privata per l’anticipo del TFS, gli interessi a carico del richiedente arrivano a superare i 2.000 Euro, mentre attraverso l’INPS ammontano a circa 500 Euro per la stessa cifra. Per maggiori approfondimenti, è consigliabile consultare il sito web online dell’Istituto o rivolgersi ad un patronato del territorio.
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