Uscire dallo stato di famiglia mantenendo però la residenza presso quella sede permette di beneficiare di una molteplicità di agevolazioni.
Si tratta di una procedura perfettamente legale, nonostante vi sia una diretta correlazione tra lo stato di famiglia e la residenza. Condividere lo stesso tetto però non è fatto unicamente da persone che poi condividono anche il nucleo familiare o che hanno dei rapporti di parentela.
Questo forse è il nodo maggiore su cui spesso si cade in errore. Si tende a immaginare che sussista solo laddove semplicemente ci si trovi a dividere lo spazio abitativo. In realtà questo può essere fatto anche da persone che poi di base non hanno legami.
Per uscire dallo stato di famiglia, mantenendo comunque la residenza, bisogna procedere con lo sdoppiamento dell’unità immobiliare di residenza. Si tratta di un’azione poco nota ma del tutto significativa quando si vogliono mantenere determinati benefici. Il problema è che molti non conoscono questa procedura e quindi non sanno che non solo si può fare ma è anche legale.
Quando si parla di stato di famiglia si intende il documento che attesta le persone, legate da vincoli, che vivono sotto lo stesso tetto. Il nucleo familiare invece riguarda persone che ai fini fiscali sono legate sotto la responsabilità del soggetto che richiede l’ISEE. Sono tutte sfaccettature diverse ed è facile cadere in errore. Per lo stato di famiglia questo si può fare online direttamente e in modo gratuito con SPID o CIE oppure al Comune, residenza e stato di famiglia devono di norma coincidere.
Quando però i figli vogliono essere finanziariamente indipendenti dai genitori o quando c’è la separazione con un coniuge, non sempre si procede a una residenza diversa. Rientrano automaticamente nel nucleo i figli sotto i 24 anni con reddito entro i 4 mila euro annui e i familiari con un guadagno di 2840.51 euro annui.
Quindi si può uscire dallo stato di famiglia mantenendo la residenza laddove si creino queste eventualità. Se invece si vuole entrare nella residenza altrui senza per questo far parte dello stato di famiglia, allora è possibile solo se non vi sono vincoli come matrimonio, adozione, legami affettivi, ecc. In questo caso due persone avranno la stessa residenza ma comunque due stati di famiglia separati.
Diversamente, l’unica opzione è suddividere l’appartamento in due unità abitative al comune, uscendo quindi da quello stato di famiglia e creando uno stato di famiglia a parte. Questa procedura è legale ma costosa, non ha molto senso anche se vi sono sicuramente dei benefici. Si possono richiedere tantissime agevolazioni perché chiaramente in questo modo il reddito si abbassa di colpo e quindi ovviamente ogni bonus, beneficio, sconto previsto diventa possibile.
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