Gonfiore addominale, un problema che affligge molti italiani: quali sono i rimedi per combatterlo e le possibili cause
Il gonfiore addominale, noto anche come pancia gonfia, è un disturbo molto comune che affligge circa il 30% della popolazione. Questa condizione non solo è fastidiosa e sgradevole dal punto di vista estetico ma rappresenta anche un serio problema per il benessere del nostro intestino.
In questo articolo, esploreremo le cause principali del gonfiore addominale e come porvi rimedio in modo efficace.
Gonfiore addominale, da cosa dipende e quali rimedi attuare
Una delle cause principali di una distensione addominale è legata a una cattiva digestione. La digestione inizia già in bocca con la masticazione. Mangiare troppo velocemente, parlare mentre si mangia o farlo con ansia può portare all’ingestione di aria (aerofagia) e impedire agli enzimi presenti nella saliva di iniziare correttamente il processo digestivo.
Un altro fattore importante è l’ipocloridria, ovvero la bassa produzione di acido cloridrico nello stomaco. Questo fenomeno può essere causato da vari fattori come l’ipotiroidismo, la disidratazione o l’utilizzo prolungato di farmaci che riducono la produzione di acido cloridrico (come gli inibitori della pompa protonica). L’acido cloridrico è essenziale per avviare correttamente la digestione gastrica.
Come migliorare la digestione
Per migliorare la nostra digestione possiamo adottare alcune semplici abitudini: mangiare lentamente e concentrarsi sulla masticazione, evitando distrazioni; se necessario, integrare enzimi digestivi durante i pasti per facilitarne lo smaltimento; mantenere un adeguato livello di idratazione; limitare l’utilizzo degli inibitori della pompa protonica discutendone con il proprio medico per ripristinare il corretto pH gastrico.
L’importanza dell’intestino equilibrato
Un intestino equilibrato è fondamentale per prevenire il gonfiore addominale. Una disbiosi intestinale può portare a una sovracrescita batterica nel tenue (SIBO), causando ulteriore gonfiore dopo i pasti. L’utilizzo dei probiotici può essere utile ma deve essere preceduto da un riequilibrio dell’intestino se presente una condizione di SIBO.
È altresì importante limitare l’assunzione eccessiva di carboidrati raffinati che favoriscono fermentazioni intestinali indesiderate e aumentano l’infiammazione intestinale contribuendo al problema del leaky gut syndrome (sindrome dell’intestino permeabile).
Alimentazione e stile di vita contro il gonfiore
Adottando uno stile alimentari più sano ed eliminando gli alimenti infiammatori come quelli contenenti glutine o i prodotti caseari si possono ottenere benefici significativi nella riduzione del gonfiore addominale. È consigliabile includere nella dieta verdure verdi (preferibilmente amarognole), legumi ben preparati (ammollo con bicarbonato) ed evitando cibi fermentati fino al ripristino dell’equilibrio intestinale.
L’attività fisica gioca un ruolo cruciale nel promuovere una buona funzionalità intestinale riducendo così i gas intestinali attraverso lo stimolo della peristalsi. Camminata veloce quotidiana o pratiche yoga possono aiutarti a mantenere attivo l’intestino favorendo l’eliminazione dei gas.
Gli oli essenziali possono offrire sollievo grazie alle loro proprietà carminative ed antispasmodiche: oli come quello di camomilla romana o finocchio possono essere utilizzati sia attraverso diffusori ambientali sia applicandoli direttamente sull’addome diluiti in un olio vettoriale per massaggi circolari che favoriscono l’espulsione dei gas.
Infine, gestire lo stress attraverso tecniche appropriate può avere effetti positivi sul benessere gastrointestinale dato che spesso tensione emotiva e stress si riflettono direttamente sul nostro apparato digerente aggravando problemi quali appunto il gonfiore addominale.
Ricordiamo sempre che sebbene queste strategie possano aiutarti a gestire meglio sintomi fastidiosi come quelli legati al gonfiore addominale, qualora questi fossero accompagnati da altri segnali d’allarme quali nausea persistente, vomito o alterazioni delle abitudini intestinali è fondamentale consultarsi con un medico specialista per escludere patologie più serie.