La navigazione su internet che conosciamo non è quella più utilizzata? Ecco il Dark Web, chi lo conosce ne ha paura.
Esiste il World Wide Web a cui tutti abbiamo accesso e pensiamo sia anche quello che più è conosciuto e utilizzato, ma ci sbagliamo.
Analizziamo il Dark Web e cosa cela al suo interno
Il Deep Web non richiede grandi sforzi per accedervi, al contrario è possibile farlo semplicemente. L’accesso al Dark Web invece non è poi così semplice poiché ostacolato e lontano dai normali motori di ricerca, per entrarci dobbiamo usufruire di altri programmi che ci permettano di nascondere il nostro indirizzo IP come T.O.R.
Nel 1999 Ian Clarke, uno studente degli Stati Uniti a Edimburgo fonda la Freenet, una piattaforma internet che garantisce l’anonimato e quindi la pubblicazione di qualsiasi cosa senza alcun rimprovero o impedimento. Nel 2002 viene poi introdotto T.O.R. (The Onion Routing) che compone le fondamenta del Dark Web, il sistema permette di stabilire una connessione a una rete più grande di quella normale e fa restare nell’ombra tutti i suoi utenti.
Accedendo al Dark Web bisogna prestare attenzione perché potremmo imbatterci in truffe, attacchi hacker e non solo, bisogna avere prudenza anche nei servizi che possiamo trovare. Molti programmi al primo accesso si potrebbero appropriare del nostro denaro o dei nostri dati mentre altri servizi potrebbero invece intraprendere un sentiero che alla fine ci trufferebbe.
Lo Stato ovviamente è a conoscenza dell’esistenza di questo Web segreto e le Forze dell’Ordine, spesso, si sono ritrovate a risalire a bande criminali tramite la parte oscura del web. Per le Forze dell’Ordine non è reato accedervi ma è reato comprare o usufruire di servizi illegali all’interno.
Alcune ricerche hanno appurato che nel Dark Web ci sono in totale 2,5 milioni di utenti, questi hanno accesso a servizi, documenti, mercati di contrabbando e molto altro a cui noi neanche con l’immaginazione possiamo comprendere cosa contengano. I Paesi che più registrano utenti sono la Russia, l’Ucraina, la Croazia, la Repubblica Ceca e infine l’Irlanda.