Non è detto che in caso di investimento sulle strisce pedonali il pedone abbia sempre ragione. La norma a riguardo parla chiaro, è bene conoscerla per capire cosa può accadere.
Si sottolinea spesso come la prudenza non sia mai troppa, a maggior ragione quando si circola in strada, sia che si sia al volante di un’auto sia che si stia passeggiando come abbiamo fatto molte. A volte può infatti bastare anche solo una semplice distrazione per causare un incidente o esserne vittima, con la speranza che questo ovviamente non abbia conseguenze, o al massimo siano minime.
Si tende però a pensare che l’investimento sulle strisce pedonali comporti sempre che ad avere ragione sia il pedone, ma in realtà non è sempre così. Il Codice della Strada a riguardo parla chiaro, è bene sapere ogni dettaglio per potersi regolare e capire come difendersi se dovesse essere necessario.
Investimento sulle strisce pedonali: a volte il pedone ha torto
Nonostante si faccia il possibile per essere prudenti, non è così raro che possa verificarsi un investimento sulle strisce pedonali. Tutti gli automobilisti sanno bene come sia fondamentale fermarsi per permettere il passaggio del pedone, non necessariamente solo quando il semaforo è rosso e avrebbe quindi il diritto di attraversare la strada.
In realtà, ci sono dei frangenti ben precisi in cui il pedone ha torto e può quindi essere chi è al volante a chiedere un risarcimento, anche se non tutti lo sanno. Nella maggior parte dei casi la responsabilità ricade sul conducente, che deve fare il possibile per evitare di procurare un danno, anche lieve.
Ci sono delle situazioni in cui però la responsabilità ricade sulla persona che sta attraversando, come ribadito dalla Cassazione. È il caso, ad esempio, delle situazioni in cui il pedone può comparire all’improvviso sulla traiettoria del veicolo, che non può quindi fare niente per poterlo evitare. In queste situazioni non deve esserci quindi la possibilità di fare qualcosa di tangibile pur di evitare l’impatto. Anzi, spesso si prova comunque a frenare, ma non si fa in tempo. Il pedone non ha quindi diritto ad alcun indennizzo, nemmeno se dovesse avere subito delle lesioni più o meno gravi nell’incidente.
È infatti necessario che si presti sempre la massima attenzione per evitare qualsiasi situazione di pericolo per se stessi e per gli altri. Non solo, nel caso in cui si decidesse di attraversare al di fuori delle strisce pedonali, circostanza comunque non rara, il pedone deve sempre e comunque dare sempre e comunque la precedenza ai veicoli che sopraggiungono.
Chi è al volante se vuole evitare l’investimento sulle strisce pedonali di un pedone è tenuto a rallentare e a fermarsi per dare la precedenza anche a chi ha già iniziato ad attraversare una strada sprovvista di strisce pedonali. Si dovrebbe inoltre cercare sempre di prevedere eventuali circostanze impreviste a cui si potrebbe andare incontro, in modo tale da non diventare mai a propria volta un veicolo per tutti gli utenti che circolano in strada.
Attenzione, però, ci sono delle situazioni in cui si può parlare di un vero e proprio concorso di colpa tra le parti, che è bene conoscere in modo tale da sapere come regolarsi. È il caso di:
- attraversamento al di fuori delle strisce pedonali non dando la precedenza i veicoli che sopraggiungono;
- attraversamento in un punto pericoloso, vietato o comunque sconsigliabile;
- attraversamento sulle strisce pedonali ma con luce semaforica rossa.