Hai mai sentito parlare della cosiddetta dieta del pompelmo? Sta spopolando, ma potrebbero esserci anche delle controindicazioni: scopriamole
Come prima cosa, e soprattutto prima di scoprire quelli che potrebbero essere i possibili effetti non sempre positivi della cosiddetta dieta del pompelmo, cerchiamo di scoprire di cosa stiamo parlando.
La dieta del pompelmo esiste, infatti, da almeno trent’anni e non è dunque nuova nelle nostre memorie: prima o poi, infatti, arriva in tutte le generazioni, che cercano di capirne i benefici e soprattutto i possibili aiuti.
Molto variegata e non standardizzata per tutti noi, infatti, questa dieta del pompelmo permette di limitare le calorie assunte.
Controindicazione della dieta del pompelmo
Alla base di questa dieta, come possiamo facilmente immaginare, c’è proprio il pompelmo: l’idea, dunque, è quella di consumare un po’ di questo frutto alla fine di ogni pasto, in quanto questo contiene al suo interno degli enzimi molto specifici in grado di bruciare i grassi e per tanto valido per riuscire a perdere peso in modo piuttosto veloce. Come già detto, si tratta di una dieta in realtà molto flessibile, e che proprio per questo motivo può facilmente adattarsi a quelle che sono le esigenze di tutti noi e spesso molto specifiche.
Tra i benefici della dieta del pompelmo, dunque, potremmo senza dubbio annoverare l’essere a basso contenuto di calorie, ma anche il suo contenere numerose fibre (con le quali riusciamo a sentirci ben presto e facilmente sazi). Inoltre, non dobbiamo senz’altro sottovalutare il fatto che può apportare al nostro organismo importanti nutrienti come vitamine, minerali e antiossidanti che possono aiutarci ad aumentare la vitamina C, il potassio, il magnesio e molto altro. Eppure. come possiamo facilmente immagine, non possiamo ignorare le possibili contro indicazioni che potrebbe sorgere proprio dalla dieta del pompelmo.
Innanzitutto, questo frutto può apparire eccessivamente restrittivo: dunque, a lungo andare potrebbe non rappresentare il giusto modo per perdere peso. Inoltre, si potrebbe andare incontro al rischio di riscontrare delle carenze nutrizionali perché cominciamo a limitare la nostra alimentazione. Per finire, in realtà potrebbe anche rivelarsi un fattore negativo per la nostra dieta, soprattutto per chi ha tassi metabolici più lenti, e soprattutto potrebbe rivelarsi non sicuro per tutti. In particolare, infatti, questo frutto poco si combina con alcuni farmaci come quelli per l’ansia o ancora gli antistaminici, ma potrebbe anche rischiare di indebolire le ossa o ancora incoraggiare un’alimentazione poco corretta e sana in chi si affida a questa dieta.