La normativa sui prelievi è nuovamente cambiata e ci sono limiti che molti non conoscono che possono far scattare controlli sui conti.
Il tetto massimo per l’uso dei contanti è stato portato da 2 mila euro a 5 mila euro ma, come è ormai risaputo, questo potrebbe cambiare nel tempo perché negli ultimi anni è stato oggetto di numerose variazioni. Tuttavia sicuramente ciò a cui non si pensa è cosa e come funziona ora per fare i bonifici.
Le transazioni finanziarie, anche mediante bonifico, hanno dei limiti. Quindi non si parla solo di prelievi in contanti ma anche di quanto si può inviare e in che modo. Queste regole sono importanti perché aiutano la circolazione e il controllo del denaro.
Limiti e controlli: quando scattano da parte dell’Agenzia delle Entrate
Quando si parla di prelievi ma anche di versamenti di contanti la questione è delicata, questo perché non solo ci sono limiti ma anche degli elementi sentinella che fanno scattare l’allarme generale. Si tratta infatti di importi che, una volta superati, danno il via ad una serie di conseguenze e controlli anche senza che la persona lo sappia.
Ovviamente i limiti riguardano solo i privati e non le società che seguono delle indicazioni totalmente differenti. L’Agenzia delle Entrate non può effettuare controlli a tappeto basandosi solo sui prelievi, quindi non basta svuotare il conto per poter vedere un controllo diretto sui propri fondi, ci sono ben altre condizioni da attuare.
Secondo l’articolo 32 del testo Unico sulle imposte, viene stabilito che i movimenti del conto corrente in entrata, quindi anche versamenti e bonifici, sono “redditi” veri e propri a meno che non vi sia una prova contraria. La banca però è tenuta ad effettuare una segnalazione quando si tratta di importi che, nello stesso mese, superano i 10 mila euro. Fino a quella cifra invece non viene emessa alcuna notifica da parte della banca.
Quindi i controlli sui prelievi, da ATM o banca, non si applicano sempre ma solo quando sussistono specifiche condizioni. Tuttavia va considerato un ulteriore fattore, sono proprio gli istituti a mettere paletti su quanto si può prelevare, ad esempio da ATM spesso il limite è di 250 euro, ma questo è un fattore più organizzativo, dando così a tutti la possibilità di trovare credito. Ci sono poi dei massimali ovvero il limite di 1000 euro al giorno e di 5000 euro al mese per i contanti.