Indennità di discontinuità: scopri a chi si riferisce e quali sono i requisiti per poterla ottenere, tutte le novità e i cambiamenti dal 2024.
L’indennità di discontinuità, si riferisce a tutti quei lavoratori che non lavorano in maniera continuativa. Dal 4 dicembre è possibile inoltrare la domanda per accedere alla misura, questo sostegno economico è di circa 1500 € ed è nato in sostituzione dell’ALAS.
L’obiettivo, è quello di dare un sostegno finanziario ai lavoratori del settore dello spettacolo, chi fa un lavoro del genere infatti, solitamente non ha un contratto continuativo, e in un anno si alternano periodi di attività e inattività. L’iniziativa è stata introdotta con il decreto legislativo pubblicato il 30 novembre del 2023, ed è stato annunciato in Gazzetta Ufficiale il 2 dicembre.
Indennità di discontinuità tutto ciò che bisogna sapere
L’indennità di discontinuità, è un supporto innovativo di natura finanziaria destinata ai lavoratori dello spettacolo, è pensato per offrire un supporto economico durante i periodi di inattività e di aggiornamento o formazione professionale. Mediamente questa misura, è possibile ottenere circa 1500 €, a poterne beneficiare saranno circa 21.000 operatori del settore, il denaro potrà essere ottenuto dal 1 gennaio e andrà a sostituire l’attuale ALAS.
Questa è stata istituita direttamente dal governo, si tratta di una normativa transitoria valida per gli eventi di cessazione involontaria dal lavoro fino al 31 dicembre. Questo supporto temporaneo si rivolgeva ai lavoratori che soddisfacevano i requisiti nel 2022 e che dovevano presentare la domanda per l’ALAS, per farlo però c’era tempo fino al 15 dicembre.
Non c’è da tempere per chi non fosse arrivato in tempo visto che da gennaio la misura sarà confermata in maniera permanente e verrà calcolata sulla base di un terzo delle giornate accreditate al fondo pensione dei lavoratori dello spettacolo. Saranno escluse le giornate coperte da altre forme di contribuzione, il limite massimo sarà di 312 giornate all’anno.
Il periodo d’indennità di discontinuità, non prende conto dei periodi contributivi che hanno già generato altre prestazioni di disoccupazione. La misura inoltre, influirà sulla formazione del reddito in base al TUIR, corrisponderà circa al 60% del valore basato sulla media delle retribuzioni imponibili, in relazione alle giornate di contribuzione.
Il supporto si riferisce alle seguenti categorie: lavoratori autonomi e lavoratori subordinati a tempo determinato. Esistono inoltre ulteriori requisiti come quello di essere un cittadino dell’Unione Europea, di avere una residenza in Italia da almeno un anno, di possedere un reddito Irpef non superiore a 25.000 €, e di aver accumulato almeno 60 giornate di contribuzione, accreditate al fondo pensioni lavoratori dello spettacolo, nell’anno precedente alla domanda.